NUOVA ZELANDA

Essere intero è essere parte, vero viaggio è il ritorno. (Ursula Le Guin)

GENNAIO 2023

 

La Nuova Zelanda non si sviluppa su un’area molto vasta (poco meno della superficie dell’Italia), ma proprio per la sua varietà è imbattibile in quanto a bellezza. Ci sono spiagge deserte lunghe centinaia di chilometri, profondi fiordi e baie raggiungibili solo via mare, vulcani attivi, geyser, sorgenti termali, grandi laghi, verdi colline, le montagne più alte dell’Oceania, ghiacciai che arrivano fino alla foresta pluviale, alberi kauri, secondi in grandezza solo alle sequoie, un fitto sottobosco con varie specie di felci, fra cui bellissime felci arboree alte fino a 15 metri. Con un pò di fortuna si può nuotare in compagnia di delfini, osservare balene e rare specie di pinguini, albatros reali che nidificano sulla terra ferma e svariate altre specie di uccelli. Si possono fare brevi camminate o più impegnativi trek lungo le coste, fra vulcani e caldere o alla base dei ghiacciai e praticare tutti gli sport, anche i più insoliti ed estremi. In più c’è la possibilità di avvicinare la cultura Maori, in un paese che sta riscoprendo l’orgoglio delle sue origini, pur conservando quel fascino 'Old England' così singolare agli antipodi dell’Europa. Il tutto reso estremamente fruibile da un’ottima organizzazione e infrastrutture attente non solo alla fascia alta del mercato, ma anche a chi viaggia 'budget'. Seguiremo un itinerario che ci porterà ad Aukland, luogo d’arrivo dei voli internazionali e città principale della Nuova Zelanda, attraverso l’Isola del Nord e l’Isola del sud fino alla tranquilla Christchurch, scegliendo fra i luoghi qui di seguito descritti quelli che più si accordano ai nostri interessi di tipo paesaggistico, naturalistico o escursionistico. Dopo una sosta ad Aukland, per riprendersi dal lungo viaggio aereo ed entrare in contatto con la realtà locale, visitando il curatissimo Museo con la sua ricca esposizione di oggetti Maori, l’acquario e gli angoli caratteristici della città, ci spostiamo a nord per visitare la foresta di kauri di Waipoua, cui è dedicato anche l’interessantissimo museo di Matakohe: sono giganteschi alberi secondi solo alle sequoie, che possono raggiungere i 50 metri di altezza e un’età di 2000 anni. Da lì raggiungiamo la Bay of Islands, sicuramente uno dei paesaggi costieri più belli dell’Isola del Nord, facendo eventualmente tappa a Cape Reinga, la punta più settentrionale della Nuova Zelanda, dove si scontrano il Mare di Tasmania e l’Oceano Pacifico. Tornati ad Aukland, costeggiamo la rigogliosa penisola di Coromandel e le sue bellissime spiagge, per deviare poi verso Rotorua, che in lingua Maori significa “due laghi”: è l’area di maggior attività termale del paese, ci sono geyser, pozze di fango ribollenti e sorgenti calde dove possiamo concederci un bagno ristoratore; possiede inoltre la maggior concentrazione di popolazione Maori e offre diverse attività culturali tradizionali, fra cui concerti e danze. Riprendiamo la strada verso sud, si costeggia il Lago Taupo per giungere al Tongariro National Park, il primo parco nazionale, dove nel 1995 c’è stata la spettacolare eruzione del Ruapehu. Numerose e di diverso grado di difficoltà, sono le escursioni: da comode passeggiate di breve durata nella rigogliosa foresta, a più lunghe e impegnative ascensioni verso la cima dei vulcani fra panorami lavici e laghi di incredibile bellezza. Forse la più suggestiva è il Tongariro Crossing Trek, di un solo giorno, parte di un circuito più lungo. 

 

Riprendiamo la strada verso la capitale, ma per gli amanti dell’architettura è suggerita una sosta a Napier, singolare città ricostruita in stile “decò”, dopo essere stata distrutta nel ‘31 da un terremoto. A Wellington, la capitale più a sud del mondo, con bellissimi panorami sulla baia dall’alto del suo giardino botanico e il suo interessantissimo museo Te Papa, ci imbarchiamo sul traghetto che in tre ore ci conduce attraverso lo Stretto di Cook, fra splendide insenature, alla più selvaggia Isola del Sud, posta a soli 2000 chilometri dall’Antartide. Ci accoglie il Golfo di Marlborough: un’intricato labirinto costiero da scoprire pagaiando su silenziosi kayak. Oppure è possibile una deviazione fino a Kaikoura per avvicinare le balene. Di nuovo a piedi per un trek lungo un bellissimo e facile sentiero costiero nell'Abel Tasman National Park. Da lì continuiamo lungo la rigogliosa costa occidentale fino al panorama mozzafiato del Franz Joseph e Fox Glacier, fiumi di ghiaccio che a una velocità inferiore a quella dei normali ghiacciai arrivano all’Oceano. Magnifica la strada che da Te Anau porta a Milford, da dove parte la crociera in battello. E sarebbe davvero un peccato tralasciare le Te Anau Caves, caverne relativamente recenti, ma ugualmente spettacolari, non per le formazioni rocciose, ma per il fiume sotterraneo che si percorre in barca sotto una volta stellata fatta da migliaia di glow worms, specie di larve luccicanti. Per gli amanti del rischio è prevista una sosta a Queenstown; la capitale degli sport estremi: bungy jumping, rafting, jet boating e quant’altro la fantasia e l’intraprendenza dei “Kiwi” ha saputo inventarsi. Ci aspetta ancora il Mt. Cook National Park , il cui monte alto 3755m è la cima più alta della Nuova Zelanda, dove possiamo scegliere fra uno sguardo dal basso lungo i numerosi sentieri a piedi o uno sguardo dall’alto di un elicottero. Al lago Tekapo, terminiamo il nostro lungo viaggio a Christchurch, la più inglese delle città nuovazelandesi, dove ci aspetta il nostro volo di rientro in Italia.

 

 

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